7 maggio 2013

La biscia striscia

Capita, che ci si immagini qualcosa che puntualmente si materializza... la biscia striscia, veloce, improvvisa, facendomi schizzare l'adrenalina, detesto tutto ciò che striscia, provo ribrezzo e in qualche caso paura pura, schiaccio quaranta oggi, lo so, il passo già veloce diventa frenetico, ho fretta di lasciarmi la biscia alle spalle... le africane in attesa come sempre mi invitano, detergo il sudore con la mano e proseguo imperterrito la mia corsa, a tratti il sentiero stringe, quasi una morsa di facile agguato, il crociato strappato che urla il suo dolore al cugino del destro, menisco e sovrappeso, non sono più gli anni dei diecimila, i ventuno, nè tanto meno i quarantue e centonovantacinque... fatico, sudo e impreco e le immagini si sovrappongono, l'espediente dei pensieri che travalicano nel sogno, ma oggi devo stare attento, scruto le pietre ad un passo da me con il timore di ciò che mi lascio alle spalle... il ritmo accelerato, il cuore all'erta, c'è sempre il ritorno e la farfalla improvvisa sussulta al cuore e alle gambe... poi c'è la gimkana tra condom e fazzoletti usati, e lì ad un passo i bambini fanno festa tirando calci a un pallone... picchia il sole dove un tempo fiorivano lunghi capelli e tace il fiato e d'improvviso, il rettilineo finale, in leggera salita, stiracchio tendini e muscoli e reintegro i sali, quel benessere diffuso che implode alla cervicale... aria calda ed esercizi rubati al web, infine antinfiammatori... le scarpe cedono in punta ed ospitano il risultato baropodometrico, inutile probabilmente a distanza di sedici, diciassette o diciotto anni... provo l'inganno che a tratti sortisce l'effetto sperato, si va avanti tra espedienti sempre diversi, il corpo si inganna e recita ancora, resiste, insiste, e il maledetto gonfiore che non desiste, persiste e m'affanna e m'indigna... di solo frutti e tè verde a pizzichi di canna, di sbrachi sottili al gusto cioccolata, e ripieghi forzati. La vipera infine è morta, non mordeva più, porterà con se i mille segreti che marciranno con lui nella tomba, invero avrei preferito altre dipartite... se tu mai dovessi incontrarlo, comunque, che non si sa mai... dagliene uno anche per me, bello forte ti raccomando, sulla gobba magari, chissà che vengano fuori tutte le agende trafugate...