3 maggio 2018

E di nuovo cambio casa...

Di quelle notti passate accanto alla radio, supersonic e poi a seguire popoff... e il mio registratorino sbilenco e le musicassette, e poi improvvise le interruzioni dei conduttori, che il copyright... e passavo le ore a registrare riascoltare catalogare mentre qualcuno aveva già lo stereo... e nei negozi di hi fi sbirciavo il marantz, il kenwood, le sansui... restava sempre un desiderio inappagato e ostinato registravo, anche ai concerti, e ogni tanto che riuscivo a mettere da parte qualche soldo ci scappava anche una musicassetta in originale... e adesso eccole qui, queste due belle scatole di legno da vini con tutte la cassette in fila, in ordine, che fanno disordine e sporcizia, che non trovano più posto in queste case moderne, che non rimandano più la loro musica e le loro voci, che forse si son perse negli anni le tracce audio, che tanto il mio stereo non gira neanche più, che tanto gli anni passano e la tecnologia... che basta un click e puoi riavere tutto, che d'incanto il video ti rimanda un suono e riconosci all'istante le parole e torni col pensiero a quegli anni, i tuoi anni, quelli dell'adolescenza, quelli passati a cercare calore accanto ad un termosifone come cantava il Lolli, o guardar giù dalla finestra, quelli del non sai chi sei e forse un giorno lo capirò, che poi in verità io ancora non l'ho capito, ma mi prende il magone e davvero non ce la faccio a gettarle via, e troverò un posticino, e troverò una soluzione, le metterò accanto a quei disegni del liceo che... ma dove li metterò sti disegni? Ma si, accanto ai quaderni della prima elementare... già, quando avevo folti capelli neri e il ciuffo ribelle, resta da capire dove troverò lo spazio, lo spazio, ecco, magari potrei affittare una micro navicella e ficcarci tutto dentro e lasciarla gravitare nel tempo, che poi a chi vuoi che importerà delle tue cassette, dei tuoi disegni, dei tuoi quaderni, dei sogni che avevi e di tutte quelle cose che mi ostino maledettamente a conservare per cercare di fermare il tempo, il tempo che si è portato via i miei capelli, il tempo che non ti aspetta, non ti rispetta, come diceva chi ormai non scrive e non canta più...