6 agosto 2008

Il pacchetto nella maionese

Le immagini scorrono veloci, distrattamente distinguo pedate, la verde erba e le paventate orde, meno distrattamente intorno se dell'inglese che non mastico e le patate fritte, di vedere ancora vedo, è di non sentire che non mi rendo conto, conto che peraltro non mi è dato di saldare, muti gesti che di lì a poco e nel tumulto e volteggiare del pacchetto familiare e ormai lontano di un ricco sbuffo nella maionese, che vi si possano posar le mani, il viso o chissà quale fantasia, e il miele al tavolino, il rosso di un gran vino, che sia soltanto birra e non funzioni? Que edad, que edad parrebbe del Marocco, o forse Messina e il suo pesce stocco, granita e cremolata, quando l'ho dimenticata?
Respirerò l'odore, sentirò l'adrenalina, calca, tumulto, code, sudore... e andrò via, senza voltarmi, con la voglia di partire anch'io, todavia en la oficina, dentro de pocas horas.

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