30 aprile 2014

Inumazione

Tira un vento ancora gelido tra i rami dei pini e il timido sole, gli operai in tuta bianca, visti da molto lontano,  hanno un aspetto professionale...  poi li vedi da vicino e soprattutto li senti parlare e... indossano guanti plastificati blu, quegli stessi guanti che anch'io usavo venticinque anni fa quando mi caricavo sulle spalle le future braciole dei fiorentini... lui parla fitto e gesticola, prende ottocento euro al mese dice, quando lo pagano... ci informa sul da farsi, ci da le dritte per evitare che tra quattro anni i poveri resti vengano gettati in una fossa comune, sbigottiti lo ascoltiamo senza quasi riuscire a parlare, poi alacremente si mette al lavoro, uno dei parenti gli passa dei quadrati bianchissimi che usa per detergere le povere ossa, le tira fuori da un ammasso di fango e detriti, pulisce alla meglio il cranio, toglie le scarpe alla donna e fa scivolare lentamente i collant... e ne tira fuori femori, tibie, poi le costole, il bacino, gli omeri...  surreale e terribile, non dice una parola e prosegue sicuro il suo lento lavoro di pulizia, ripone garbatamente i resti in una piccola scatola di metallo, mi prende un senso di nausea, mi gira la testa, aspetto che portino la bara di mio padre che occuperà a sua volta il posto lasciato libero nella terra umida, un vaso con i fiori tra terra smossa, lapidi distrutte, resti di oggetti a volte indecifrabili e poco più sotto una distesa di lapidi e vasi e giochi di bambini, il campo delle morti premature, per quel che ne so se non proprio prematura quella di mio padre è stata almeno inopportuna, per le modalità, per la gestione della malattia da parte degli innumerevoli medici, per le sofferenze e il dolore, per l'enorme vuoto rimasto, resto smarrito, disorientato, dopo quasi due anni il calvario infinito, la lunga giacenza in un deposito comune, la permanenza provvisoria ospite in una tomba di persone sconosciute, ancora il deposito e infine la nuda terra, ma solo per quattro anni, poi si vedrà, non dipenderà soltanto da noi, la mineralizzazione delle ossa, il rispetto della normativa, le eventuali volontà del defunto ormai violate, l'impotenza di fronte alla burocrazia, al business e alla mafia, varie ed eventuali, sarà questione anche di denaro, di possibilità, il Comune mi pare di aver capito che se la salma è mineralizzata ti offre la cremazione gratuita... è da ieri che sento un groppo in gola e avverto vertigini e nausea, la nuda terra, gli smottamenti, l'acqua piovana, i gesti maldestri, l'incuria e l'ignoranza, e quel caterpillar che seppure di dimensioni ridotte continua a calpestare, rovistare e scavare tra resti ed erba spontanea, vorrei, quando sarà il mio momento, disperdermi, dissolvermi, sparire nel nulla e lasciare in quelle poche persone che mi avranno voluto bene soltanto il ricordo, l'immagine magari di un mio sorriso e nient'altro.