16 febbraio 2009

Solo flebili cicatrici

Non è una vera operazione in fondo, manca una settimana, domani Fossati, i capelli molto lunghi e il pizzetto curato, disidrosi, fa freddo, si, è finita la bombola, la stufa langue in un angolo dimenticata, ho chiamato, qualcuno arriverà... i broccoletti cuociono con gli strascinati, olio, niente peperoncino, un goccio di vino, giusto per... il maglioncino sembra adatto per una gita sulla neve, tra un poco non riuscirò nemmeno a digitare, il pargolo in Brasile al sole, bagnato dall'oceano a Praia do Flamengo, il countdown lo facciamo noi adesso... questo profumo riempie la casa, inebria, dormire diventa più facile... mal di testa, non si fa vivo nessuno, detesto queste attese, basterebbe richiamare... a volte gli anni che passano, la maturità, se proprio non ti rendono giustizia, quanto meno riescono a farti capire le cose, a dare la giusta connotazione, episodi inqualificabili del passato, subiti e mai accettati, di colpo divengono chiari, si trovano le motivazioni, le diversità, il senso di non appartenenza, le ideologie, gli studi, tutto diviene facile, chiaro, lapalissiano, e il passato scivola lentamente, rimargina la ferita, ti senti sereno.

1 commento:

Annachiara ha detto...

Così, tanto per far sapere che hai visto Fossati in concerto? ;-)