23 gennaio 2012

E andiamo

Stringo tra le mani il drappo rosso, la fronte imperlata, mi faccio largo tra le onde tumultuose di vere piume, non mollo mai la presa, non potrei, vorticosi pensieri mi agitano e si contendono ora i sogni, ora gli incubi, litigo in maniera decisa, rispondo a quelli che mi appaiono oltraggi, alla libertà, alla dignità, non percepisco le risposte, vedo le labbra muoversi freneticamente, ma non sento, l'immagine in dissolvenza e il cambio di scena, che stupido giudizio affrettato, non sapere leggere tra le righe e appropriarsi di una storia che non ci appartiene e soprattutto non si conosce, cancello, rimuovo... "Cambia lo superficial, cambia también lo profundo, cambia el modo de pensar, cambia todo en este mundo..." restano le parole scritte, il consenso, il bravo, fa piacere e rende merito, e andiamo.

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