7 maggio 2012

Diego

Diego si lascia cullare, è un bambino delicato, tenero, allegro e buono, appena sveglio annaspa, gli occhietti insonnacchiati e il corpo molle, si adagia sul divano, come se continuasse a dormire, lentamente riprende la sua vitalità, ti coinvolge nel gioco, comincia a sorridere, si potrebbe stare delle ore a guardarlo, crogiolarsi della sua simpatia, è un bambino al quale non si può che volere bene, da subito, alle domande risponde con un cenno della testa, non si arrabbia mai, gioca, ripete le parole e ride, con i meravigliosi occhi azzurri, col viso paffutello, con i riccioli ribelli, e poi si lascia prendere in giro, nel gioco, non è prepotente, condivide le sue cose, e riesce perfino a fidarsi e consegnarti il ciuccetto, dal quale non si stacca mai, consapevole che lo riavrà indietro appena terminato il nuovo gioco... ti abbraccia stretto e dice ciau, si lascia baciare sulla guancia e corre contento verso la sua vita, ecco vorrei avere un decimo del suo entusiasmo, intanto mi ha rapito il cuore, e reso orgoglioso, guardo mio figlio e lo trovo perfetto, si allena a fare il bravo padre, devo dire che ci riesce benissimo, lo osservo, vedo con quanto amore si dedica a suo figlio, mi piace, molto, e devo ringraziarlo per avermi reso nonno in tempo, prima che io finissi rincoglionito dagli anni...

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