13 febbraio 2019

Io aspetto

E' un mese, di non parole, di sedimenti, di incredulità, un mese che sembra sempre quello stesso giorno, che guardo le foto e non trovo spiegazioni, che tutto mi sembra assurdo, inverosimile e sbagliato, un mese e sono fermo sempre lì, a quei momenti convulsi, a quella sofferenza, a quello strappo violento, che non ci crederò mai, che ancora aspetto, e sono sempre lì fuori e aspetto, notizie confortanti, risoluzioni, io aspetto.

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