29 aprile 2008

L'amarezza per i viaggi troncati...

Alonso Chisciano e le sue confessioni, la morte è soltanto un mare..., lei mi comunica le ultime sulla sorella, niente di buono all'orizzonte, strascichi e risvolti forse inattesi, mi faccio carico dei dolori altrui, mi trascino, la primavera, malinconie, tristezze, le solitudini degli altri e la mia, le lacrime facili sintomo di depressioni in agguato, gli occhi tristi del cane che mi osserva implorante e anche stavolta chiuderò la porta alle mie spalle lasciandolo solo, il desiderio di spostarsi, cambiare scenari, attori e astanti, la necessità di rinnovarsi, nuovi entusiasmi, smetterla di leggere la vita passata, i giorni andati, i giorni mancati, i volti smarriti, rimpianti e rimorsi, è questo angosciante groppo avvolto di sensazioni e momenti, di profumi e colori, di realtà vissute che tornano pressanti, di scomparse e di virate decise, il senso della morte, della non appartenenza, lo sperdimento, la frustrazione, la negazione, il non essere più riconosciuto nè riconoscibile, è perdere un riferimento, sbandamento, paura, ma davvero io ho visto l'amore?
Il maestro ci aspetta, staremo insieme quattro giorni, col professore che sembra scomparso, Vietnam e Rosae, Milano, il Venezuela sbiadisce, e il piccolo ha di colpo mutato la sua vita, il tempo volge al bello, finalmente ho cambiato gli specchietti e cerco di schivare gli infidi piccioni.

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