Non riesco ancora a crederci, comprati ormai nel lontano 2000, compagni fedeli di tanti viaggi, instancabili, pronti, decisi, mi hanno abbandonato! Sigh, pagati in lire sudate, "tecnici" per antonomasia, affidabili, sicuri, li osservo sfaldarsi senza possibilità alcuna di porvi rimedio, sorpresissimo già al bar che qualche pezzetto cominciasse a mollarsi... via via un crescendo e per di più nel giorno designato per una breve escursione alla riserva orientata dello "Zingaro"... lungo il sentiero la prima a cedere la suola sinistra, portata in mano come un trofeo sino a quasi la metà del percorso quando si schiantava anche la destra!! Tra la suola andata e la parte di appoggio del piede una mescola indefinita prende a disintegrarsi, vari pezzi restano sul selciato mentre io imperterrito proseguo nel mio cammino... arrivo alla spiaggia praticamente soltanto con la parte superiore integra e inutilizzabile, ma è fatta, mi distendo al sole in preda alla rabbia e riaffiora alla mente un sogno di bambino che ripetuto nel tempo ossessionava i miei risvegli, all'età di 4 o 5 anni, in un periodo in cui era d'abitudine recarsi dal fotografo per immortalare il compleanno con tanto di enorme torta in bella vista (conservo alcune di quelle foto), ma nel terribile sogno mio padre inspiegabilmente andava via lasciandomi dal fotografo, solo e a piedi scalzi!! Non ho mai capito il significato, a prescindere dal fatto che mai mio padre avrebbe potuto tenere un comportamento simile.
L'acqua fresca mi conforta dopo l'esposizione prolungata al sole cocente delle due del pomeriggio e lava via la rabbia per i sandali, è vero c'è un ritorno da affrontare e a piedi nudi, alla fine riesco abbastanza agevolmente a camminare lungo il sentiero a ritroso e giungere all'auto con i piedi ancora integri, chissà, forse a distanza di tanti anni anche quell'incubo sarà sfatato...
1 commento:
A piedi nudi si può... ed anche senza la pesante valigia dei ricordi.
Un viaggio diverso...chissà...
Posta un commento