20 ottobre 2008

Di attese e piccole altre cose

Spesso succede così, proprio quando ci si sente meglio, adesso aspetto, che di nuovi esami non ho punto voglia, che poi in questa maltrattata città non c'è di che e di chi fidarsi, un occhio magari distratto e una sentenza, ma già recita il de profundis qualcosa che grida nascosto, vorrei che così non fosse, che sempre quando qualcosa ci viene imposto dall'esterno non si possa accettare è cosa facile e normale, insopportabile visto che mi ero prefissato un termine, mi si dicesse almeno che tornerò a pedalare e coronare quel piccolo sogno americano.
Stavolta Woody non riesce a convincermi, lascio decantare, sedimentare, la mia amata Barcelona e i dialoghi serrati, folli poi non tanto, tra Javier e Penelope, altri ricordi, altre valigie.
Anch'io stretto in quella morsa e testimone non vedente, il ritmo sembra sorpassato ma travolgente, Ivano mi convince sempre.

2 commenti:

Annachiara ha detto...

A me l'ultimo di Ivano mi è ancora un po' ostico....

morrison ha detto...

Ciao Annachiara, io adoro il genovese per la sua musica e le sue parole, vedrai, quando l'avrai riascoltato ti piacerà.
un saluto