12 novembre 2008

Inseguendo il mio passato nobile e forse mai esistito

Non sono così cieco da non vedere o sentire le sofferenze, ma adesso mi sento ferito, mi porto dentro un dolore che non avrei immaginato, i segni tornati alla mente si riferiscono ad una certa durezza, anche quella, certo, comprensibile, allora l'accettavo, sembra incredibile, io che di memoria ne vanto così poca, probabilmente è la memoria del cuore, ho sentito i graffi del gatto adesso sul mio viso non più su quel cellophan, ho cancellato la mia immagine, rimosso profili, esautorata l'anima, e il dolore non accenna a diminuire, comprendo le ragioni ma tornerò nel nulla da dove sono venuto.

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