5 gennaio 2009

Sei nel trentesimo caro mio...

Depresso? Tu? I piruocchi ti rannu i tu... Accidenti, e i miei quasi cinquanta allora? Curry al pollo e basmati, letto di melanzane che sguazzano nella "norma"... peperoni e sausizza... financo er dolce comprato dalla sventola, e tua madre chiusa in cucina già da stamattina... non so del vino, immagino... scruto i tuoi occhi, con l'immaginazione certo, "gli farò una proposta che non potrà rifiutare" e "tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia..." vien via bischero costì, che sarai grullo per davvero? Al final ya està, yo solo sè que nada sè, e un biglietto per il Brasile a questo prezzo poi... quando qualcosa ci fa soffrire cerchiamo anche inconsciamente di allontanarlo, ma la realtà regna sovrana, non si sfugge a nulla, pesto e rimesto. Il pulcino è una presenza importante, decisiva, se ne patisce l'assenza... la ruota gira, a volte per lungo tempo sempre nella stessa direzione... però chissà...
Un augurio sincero, per il ventinovesimo, per il duemilanove, per le speranze e le aspettative... Ti voglio bene.

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