14 agosto 2009

Silenzio assenso...

Silenzio, assenso, silenzio, assente, ha senso? Angus, songino, valeriana e ciliegino, pistacchio, su tutto quater. Non so più bere se il vino non è un ottimo vino, un euro di gelato, da mercato e l'ufficio indimenticato, soffro nel silenzio, godo al palato, il mio sogno agognato, mi dimeno, lancio invettive, cado, domando, forse mi sarà dato. Meravigliosa creatura che agiti i miei sonni, palpeggio l'aria e il lenzuolo rovente, dove sei mia dolce fanciulla? Te lo devo e allora grido, io ti amo dentro il mio sogno sconclusionato, vivo di te, di te mi nutro, mi alimento, sarebbe da gridare al mondo, ma cosa importa? Trangugio il mio gelato, spento, inanimato, ne vedrò il fondo e non dovrei, misero lapardeo di misura inadeguata, destino infame, cialtrone, ciarpame, lui non capisce è questa la tragedia. Un no ribadito con fermezza in solitaria, silenzio assenso, se solo sapesse guardarsi e domandarsi, spocchia, presunzione, la fanno da padroni, chi è causa del suo mal...
Torpore, livore, il sentimento prevale, mi assale, ancora quater per favore, brindo al mio amore ritrovato, al viaggio dimenticato, all'insulso inanimato, di sorso, di firriato, io ti amo non lo dimenticare, lascialo volteggiare, chi non capisce è un derelitto e nega, l'amico se n'è andato, la mia dolce estate, silenzio assenso, ha senso, un lampo, un gesto, silenzio, orrido lamento è un attimo, non lo sopporto, mi fa male, non capisco perchè, ma passerà, è sempre passata, anche adesso, sei con me, io mi distruggo, mi arrovello e canto, canto per dimenticare, canto per avere la bocca piena di parole e far si ch'io non possa bere, lucido, devo essere lucido, devo ancora urlare, che tutti abbiano a sentire, silenzio assenso, il mio senso, le mie mani nelle tue, io vivo di te, io bevo di te, cancello il passato, canto, e soffro, silente, pensante, grondante, nessuna mai e dico il vero, vorrei tu fossi qui lontano dai miei sogni, le mani nelle mie, i tuoi occhi belli, le lacrime, solo io posso dire cosa leggo nei tuoi occhi neri, quanto dolore, sofferenze, solo io, del piacere che altri ne ricevono dannano la mia anima, io non negherò, mai più, farfalle nello stomaco, brividi e salti al cuore, sei così bella, dolce, amore mio, e adesso piango, perchè le lacrime lavano via tutta l'amarezza, che non mi possa mai svegliare, intento e sordo, perso nel godimento onirico, ciao amore mio disperato, lasciali pure ridere, che importa? Io adesso ho capito.

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