27 ottobre 2009

Orizzonti e tecnologie...

Attraverso il campo un pò incredulo, la casa è piccola e spoglia, una donna quasi furtivamente tira fuori la mercanzia... la chicha è raccolta in bottiglie di dubbia provenienza, distillata clandestinamente ma dalle proprietà terapeutiche notevoli, almeno così insiste il nostro accompagnatore... scettici nell'assaggio e nell'acquisto, sapore dolciastro, colore scuro, leggero sentore di alcol... distillato di mais, meglio la chicha morada con frutta e niente alcol?... foresta amazzonica, gente che sorride, l'uña de gato, corteccia dalle miracolose capacità, rimedio efficace contro reumatismi e batteri... ne conservo gelosamente dei pezzi che non ho mai osato utilizzare... non voglio chiudermi, ma non riesco ad impedirmelo, gli occhi scrutano, la mente immagina, le mani sondano, la ricarica è quasi completata, riparto... un segnale acustico mi avverte del pieno di ansie, dolori, gioie, spunti di felicità, anche estremi... il ciclo si perpetua, clamori, stupori, ricadute, è la vita bellezza.
Le dita allargano orizzonti, piegano, girano, invertono, la tecnologia... le musiche riconosciute, le mappe repentine, aspetto odori e sapori e mi convertirò...
Nella mia mente è sempre venerdì, a fatica mi faccio largo tra le macerie, lei giace inerme, un piede incastrato, invoca il mio aiuto, io faccio quel che posso, come posso, impacciato, maldestro, prendo il suo viso tra le mani, le lacrime e i suoi occhi, non basta e non trovo un rimedio, annaspo, fatico, non mi si riconosce forse lo sforzo, lentamente mi allontano e la sera si allunga sull'orizzonte.

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