19 dicembre 2009

aTorino... che non ci azzecca...

Freddo, alle mani, ai piedi… mole sole, quei signori che parlano d’affari, accenti vari, umori tanti, langhe.
Bra, vino, foto.
Che caldo, si scoppia, locali, case, musei.
Blade, e Italia, maschere e gremlins, Egitto, sarcofaghi e mummie.
Ascensore per chissà dove, i fiumi, la collina, le piazze, la gente.
Gelato, pistacchi, eataly e improbabili zuppe.
Manfrine, mansarde, manfrotti, mappine.
Il Cinema, che cinema, monto, rismonto, moviolo, proietto, distendo le membra stanche alla chaise longue… muto, rifletto, ombre, segni, viraggi, missaggi.
Libri del cavolo e gamberi rozzi, pinoli e croccanti.
Un tempo che scorre, un altro che attende, meteore distanti, mine vaganti.
Crudi, salati, dolci, gelati.
Paolo, Mariella, Lucrezia, Emilia, Gabriele e la morosa.
Differenziata, indifferenziata, organico e inorganico, amare o non amare, patire e aspettare.
Lingotto, dolcetto, nocciole, barolo, panelle e cuccìa, Montersini e i bicchieri, il finocchietto sparito e le sarde a mare…
Guanti, berretto, autobus in fiamme e sparuto corteo, le foto di Emilia, iPhone di Lucrezia, iMac iAgus iFriends…
Frecciarossa, Airone, cioccolato e una chance, guanti, sale, quello della vita.
Sparuta, la neve, ritorno al mio scirocco ancestrale, alle maniche corte, alla monnezza, all’ansia d’attesa.

3 commenti:

nulladivero ha detto...

bellissimo.

Ciotta

Unknown ha detto...

ebbasta co 'sto iPhone! Che mi si è pure rotto l'iPod...
Da quest'anno solo iSlate!

morrison ha detto...

Islate... porcazzozza, siamo fottuti!