Tratti, contratti, ricalca il già scritto, sprazzi, e tonfi, non incanta nè delude, ma è un passo indietro, è lui, irrinunciabile ma sotto tono, per contratto si direbbe... ma non sfonda, recita a soggetto ma sbaglia l'uscita e rovina il finale, in una parola non c'era bisogno, dopo la lirica, la profondità del ragazzo che fallisce e muore in guerra, davvero no, è la vita, le necessità, conforme alla richiesta e al conto in banca, a volte succede e si resta delusi, fa parte del business, affari si direbbe, ecco, sì, soltanto che vorrei esserne lasciato fuori, ho altro da fare, altro a cui pensare, il fatto è che quando leggo il suo nome stampato con il solito carattere, le copertine, il formato... non riesco a dire no, è la febbre, la frenesia, il volere conoscere, scoprire, essere investito dal suo mondo, tralascio, conservo solo ciò che non è male. Vorrei che lo sapesse.
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