13 luglio 2011

Saudade

Mauritius, le isole e il facile e banale accostamento al nome... Claude che avrà avuto trent'anni allora e occupava la stanzetta che era stata del pittore che a volte sbirciavo, lui sapeva che stavo lì a guardarlo, mi lasciava fare... lui non c'è più, mi ricordo un cavallo, l'inchiostro nero veloce e la folta criniera... e le cartoline della città che riproducevano vicoli e strade che Claude non aveva mai visto, voleva che le acquistassi per poterle spedire ai suoi figli... non so che fine abbia fatto, probabilmente sarà tornato al suo paese, alle sue belle isole... ai suoi figli, o forse ai nipoti... Avô, in un filo di voce, Tap, Lisbona, Bahia. Saudade, la vita che scorre, i riccioli di Diego, le manine sulla barba, ansie e paure riemerse dal passato, l'odore del latte in polvere e il bavaglino bagnato, le foto e la prossima volta magari già camminerà...
nessuna risposta e mi toccherà ricorrere al garante, magari prima un sollecito, pensavo fosse più facile reclamare un diritto e sancire un distacco... "gli aerei stanno al cielo, come le navi al mare..." in Italia non è proprio così... tira forte un bel caldo di luglio, il ricordo dei viaggi, le piante che seccano e la pelle brunita, il sudore che scende e il timore che prende...

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