13 dicembre 2011

Cuccìa

E' così che va per il momento, il cibo mi lega alle sensazioni, alle emozioni, il vapore che si spande per la cucina, il calore della pentola avvolta nella coperta, il grano tenero gonfio di acqua attende di tuffarsi nella ricotta dolce e i pensieri scivolano, come le luci che piano piano prendono vita nella strada e ci regalano i nostri visi stupefatti, le mani, la voce, l'abbraccio, le lacrime, la disperazione, non saprei come dire, come spiegare, le paure, i timori, non sappiamo nulla, non sapremo nulla, la vita scorre neanche tanto lenta e ci specchiamo nel viso dei bambini ed è tutto irrimediabilmente perduto, senza appelli, senza nuove possibilità, era una sola la vita e ce la siamo giocata, potremmo sperare in tempi supplementari, ma sono un'utopia e verremo comunque gelati dal golden gol, e allora non facciamo che prenderci in giro, piccole manovre destabilizzanti, spandiamo del fumo cercando conferme che poi a volte neanche arrivano, com'è difficile cercare le parole per spiegare qualcosa che non possiamo dire apertamente, per evitare che si fraintenda o che ci si senta coinvolti a torto, giriamo tra le parole, piccoli sotterfugi, escamotage, poi la vita prende il sopravvento e ci lascia senza parole.

Nessun commento: