27 febbraio 2012

Il cucchiaino serrato al palato

Nel nero speziato di mare si agitano amanuensi fragori di pasta, al bianco vibrante di porcellana si impongono con vigore e stridore frammenti di seppie, la polvere di pistacchi spezza l'incantesimo complice Urra di mare, il nero dei capelli si confonde e infonde certezze, di presenze, di sentimenti, di complici sentori. Gli occhi semichiusi e il sorriso accennato, il cucchiaino serrato al palato, le smorfie di piacere, i sensi appagati, una lacrima solca il viso densa di gratitudine e soddisfazione, di prove superate... la composizione, gli odori e il sapore in un gioco di squadra, dritti alla meta, spettatori paganti e non, lasciano scrosciare gli applausi in un tripudio di colori e festa, il video rimanda immagini violente, di tristezze e malinconie, di adolescenze spezzate e bambini perduti, le musiche struggenti recitano nel contorno, il porto bianco deserto di barche e navi, freddo e corposo agita le menti, le mani e i pensieri, braccia e corpi, suadente, evanescente, cioccolato nero e scorze d'arancia, la monoporzione di spagna e il cointreau ammiccante, subbuglio e pietanze, piatti e calze, scarpe e bicchieri, fondersi nel fondente di zucchero e di cioccolato fondente, di anime e sguardi, parole ripetute nel tempo, la francese che ascolta col gatto in grembo e la televisione che urla, il freddo alla pioggia improvvisa e le foto rubate, di non volere andare, di non volere sempre e solo ricordare.

1 commento:

Anonimo ha detto...