9 luglio 2012

Preferirei...

Diego si agita nel sonno, è ancora presto, gli tengo la mano, pian piano comincia a svegliarsi, cerca di aprire gli occhi, mi guarda, comincio a fargli delle carezze sulla mano, sul braccio, mi sorride, a volte lo guardo convinto che sia Valerio, altre lo chiamo proprio Valerio... la giornata si illumina, si arrampica sul cuscino e raggiunge il comodino, cerca bu-bu... gli chiedo se vuole il latte, la risposta la leggo negli occhi e nelle braccia protese, mi sciolgo, non so resistere, lo riempio di baci e carezze, lui appoggia la testa sulla mia spalla e si lascia guidare... beve il suo latte con gusto e poi mi chiede un ...cocco che sarebbe un biscotto, lo mangia con curiosità e ne chiede un altro, come nelle ultime mattine il secondo lo lascerà a metà e dovrò mangiarlo io... è tenero, dolce, è un bambino che si fa volere bene da subito, è socievole e affettuoso con tutti, ogni tanto sbotta in qualche capriccio, ma gli si perdona facilmente, è un bambino. All'asilo ci sono già due bambini, più grandi di lui, oggi sembra non volerne sapere di essere lasciato qui, Matiù mi ha rimproverato, non devo lasciarlo di nascosto, devo salutarlo, fargli capire che tornerò a prenderlo dopo... ci provo, ottengo l'effetto che non avrei voluto, mi segue alla porta, comincia una sorta di lamento, qualche lacrima, va in braccio all'educatore che cerca di distrarlo con qualche giochino... chiudo la porta e mi sento un verme, di colpo rivedo Valerio, i suoi pianti, la febbre che d'incanto gli saliva e spariva non appena lo andavo a riprendere previa telefonata urgente dell'asilo... passo con l'auto vicino alla finestra, cerco di sbirciare dentro, vedo il tipo, Diego non è più tra le sue braccia, si sarà calmato? Preferirei restasse con me, ma capisco che socializzare con altri bambini sia un bene, divento vecchio e mi rincoglionisco, il fatto è che stravedo per lui.

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