24 dicembre 2014

Buon natale

E' un pensiero costante, la mattina presto, intorno alle sette, alzo lo sguardo mentre sfilo il Pellegrino, annuso l'aria e lo immagino lì, nella nuda e muta terra, sempre la stessa immagine e la stessa considerazione, non dovrebbe star lì... sempre quell'immagine, la sua e quella di Aldo Moro, che poco c'entra, con le mie idee, con quelle sue... similitudini, giochi e scherzi della fotografia, l'aria umida, lo immagino dormiente, pensante, e magari vorrebbe stare seduto, o forse davanti alla tv, chiedermi ancora una volta se quello che gioca è il Palermo, e quanto stanno... o magari vorrebbe ancora ridere insieme, le comiche, i cartoni del sabato, Gustavo... mi prende così, oggi, che del natale francamente me ne infischio, ma mi piaceva la luce negli occhi di mio padre, e i regali dei bambini che eravamo, poi le immagini scorrono e lascio il promontorio, la pianura si allarga e la gente corre, i prati son bagnati, i cappellini in testa, dovrei essere lì... qualche scappato di casa incita alle imprecazioni, ma dai, che schifo di città e di gente... gli ambulanti e il suolo pubblico, e quel cazzo di posteggio che non si trova mai, no, le ferie no, niente per nessuno, mi guardo in giro, sono solo, perbacco il collega di stanza è rientrato proprio oggi, e fuma, nella stanza, la mia influenza curata al lavoro ringrazia, caffè, due chiacchiere, il lavoro sporco che qualcuno deve fare, oggi quel qualcuno sono io... poco importa, un pensiero a quello che potrebbe essere ma non sarà mai... il default sarà solo uno spauracchio? Bernardo ha scritto a babbo natale... eccoci soggiogati al vile mercato, poco male, i suoi occhi brilleranno come brillavano i miei, felice di essere ateo e di augurare a tutti di poter gozzovigliare ancora per quest'anno che il prossimo si vedrà... le luminarie e il concerto e quanti sprechi, abbraccio virtualmente quanti hanno perso il lavoro e quanti lo cercano ancora. Buon natale...

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