6 novembre 2008

Sogno che un giorno i miei bambini possano vivere in un paese che non li giudichi dal colore della loro pelle (Martin Luther King, 1963)

Barack Obama, speranza, pace, libertà, fine delle guerre civili, leggi razziali, discriminazioni, popolazione nera, "I have a dream", Malcom X, lacrime, epoca di apertura, illuminismo, creatività, momento storico, il mondo sta cambiando. Euforia, commozione, guardo le lacrime sui volti di giovani e vecchi di colore, ripasso mentalmente tutto quello che so, tutto quello che ho visto, il colore viola, Nelson Mandela, Africa, latinos, potrei stare qui ore a enunciare, "Yes we can", il desiderio di esserci, di fare parte di questo sogno, entusiasmo, desideri, sacrifici, il più cretino di tutti come sempre è italiano, il più grande figlio di puttana anche, basta leggere i giornali, sentire certi commenti, nessuna meraviglia.
Un doveroso omaggio e gli auguri per il difficile lavoro che l'attende, vorremmo che fosse così anche qui, ma in Italia è tutta un'altra storia.

1 commento:

Annachiara ha detto...

A me mi son venute lascrime di gioia pure. E la faccia di Jessie Jackson è stata la cosa che mi ha commosso di più. Pensa cosa dev'essere per un nero americano l'elezione di un presidente nero. L'affrancamento da secoli di sudditanza morale e forse anche fisica, in molti casi!