2 febbraio 2009

Viaggiare contromano...

Sbuffi, ribuffi, di contorsioni pasticciate, alkermes, odori, sapori, pare non ci sia altro, lamerica, quella di Obama, e poi Boston, quella terra non è la mia terra, io osservo, non perdo un battito, le sue ali, lei è così bella, radiohead, e intanto i quotidiani riprendono a macerare, sogno la prossima fuga, l'ennesimo ricordo rubato, volteggiano o no, spalanco le finestre, mi apro al mondo.
Ciambelle, ciambotta, rimbrotto, codardo, cobarde, che nesso ci sarà... intanto io aspetto, come sempre, i miei bicchieri tintinnano, soli, fame atavica, e questo vento così fastidioso, sento freddo, eppure ci saranno almeno diciotto gradi, le mie mani al microonde, la panna montante schizza dappertutto... chissà perchè tutte le cose finiscono in pochi minuti a fronte spesso di ore di lavoro... mousse al limone, lenzuolo alla milanese, tre sono le farine, nessuna del mio sacco, ascolto. Io vorrei soltanto potere parlare, dire semplicemente come stanno le cose, guardare il sole senza paura di bruciarmi.
Sono ancora preda dello sconforto, pochi attimi, poche ore, intanto il tempo passa, i miei capelli sempre più radi, la mia barba sempre più bianca, io sento, tra acufeni e riduzioni, sento ancora, mormorare, a tratti al mio cuore, come dire?
Osservo Charlotte, è così bella, così brava, mi lascia pensare. E ancora una volta è notte, guardo attraverso i vetri, la strada illuminata, lucida di pioggia, unica compagna la fiamma di una stufa quanto me. Vorrei sentire pulsare cuore e muscoli, calpestare la posticcia sintetica, provare ancora il brivido, chi non sa non capisce.
E' nella natura delle cose, la natura degli uomini, io viaggio ancora contromano e attendo sanzioni.

1 commento:

Annachiara ha detto...

E' sempre così commovente leggerti...