7 giugno 2010

Los secretos de sus ojos

La barba folta scura e i capelli neri si alternano alla barbetta rada e bianca come bianchi i capelli, nell'alternarsi del tempo e del racconto, struggente malinconico, come la semplice e decisa fotografia, il corpo straziato di una giovane donna rimanda a torto l'immagine dei giovani desaparecidos nei voli della morte, non c'è sentore di tanghi, un timido accenno di calcio per sottolineare una passione. Grandi interpreti in una recitazione perfetta, la palpabile paura d'improvviso chiusi dentro un ascensore, uomini perduti per sempre, amori immarcescibili, prima della tragedia, prima delle madri, l'Argentina, quella lontana dal Moreno, lontana dal culo del mondo, immagini forti da fare venire mal di testa e un groppo in gola, nell'immensa tragedia l'assassino rinchiuso da venticinque anni chiede al suo carceriere che almeno gli parli, inimmaginabile condanna. Buenos Aires nella burocrazia di tutti i paesi, la polvere e i lacci di un archivio, il potere mafioso e l'omicidio, un amore in sottofondo, come il sottofondo di là da venire dei colpi ai vetri, alle saracinesche degli istituti bancari... giovani deviati che perdono altri giovani, allusioni, Peron, Evita... e il sig. Esposito distinto, perbene, e quel suo amore mai dimenticato.

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