20 febbraio 2012

Scolpire e lucidare...

Ho sempre pensato che un musicista avesse un qualcosa in più, che fosse più sensibile, di sentimenti più profondi e che capisse meglio i sentimenti degli altri, pensavo che un musicista fosse più comprensivo, che in qualche maniera ci vedesse meglio degli altri, che fosse capace di andare più in là... evidentemente mi sbagliavo, non è così, o forse non è così in questo singolo caso, ma se mi guardo intorno i casi aumentano, diventano due e poi chissà... mi sarò sbagliato, o forse volevo crederci a tutti i costi, non cambia nulla per me, la musica resta importante e guardo avanti, sarà la musica che gira intorno...
Le mani, da così vicino vedo le vene in rilievo, le nocche ossute, si sono assottigliate, lo tengo stretto a me, le sue spalle sul petto, percepisco il suo odore, quell'odore che amavo sentire da ragazzo e che adesso mi riporta indietro negli anni, intanto i fumi dell'aerosol si diffondono nell'aria, nella speranza che qualcosa raggiunga i suoi bronchi... erano secoli che non lo abbracciavo e lui sempre così parco, quasi schivo, la timidezza del padre timoroso, facevo finta di addormentarmi in auto perchè sapevo che arrivati a casa lui mi avrebbe preso tra le braccia e ne ero felice... certo la malattia farà il suo corso, anche stavolta la roccia che è in lui prevarrà, ma fino a quando mi chiedo?...
Le briciole si spargono tra le lenzuola, che buon sapore di pane e vino, le immagini scorrono sul video e lentamente gli occhi si chiudono, odori e sapori, la pelle liscia e profumata, l'abbraccio, il formaggio semi stagionato e le mandorle, poi la nota dolce che recita in napoletano, e il miele si confonde con le sue parole, la sua dolcezza e le sue mani, il momento segnato nel tempo, scolpire e lucidare, e i pennelli e la tela, colore, rumore, ma bisogna destarsi, in qualche modo... aspetto di leggere ancora, di parole vuote e accuse, di chi non sa e non riesce a capire, di chi solo rinverdisce facciate, preoccuparsi degli altri è ben altra cosa ma inveire è sempre più facile ed evita di costringersi a pensare, magari anche a se stessi e alla propria condizione.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

I musicisti hanno qualcosa in più: sanno ascoltare e sanno esprimere meglio degli altri le proprie emozioni e le proprie sensazioni. Probabilmente sanno dare di più, sanno lasciarsi andare, sanno come oltrepassare i pensieri e comunicare con il cuore, ma con la testa sempre sulle spalle per non uscire fuori dal tema, andare fuori tempo, cambiare tonalità.
Per alcuni ciò che è amore può sembrare un semplice affetto per causa di un'infatuazione che è come un'ubriacatura. Ti annebbia il cervello e cominci a pensare di essere Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento.
Ma un giorno la sbornia svanisce, ed il passato non si cancella. Resta come una cicatrice sulla pelle, uno squarcio nel cuore irrimediabilmente compromesso.
Da musicista ti dico una cosa, lei ha sbagliato e prima o poi lo capirà, tu stai seguendo il tuo cuore senza considerane le conseguenze. Io sono consapevole che la vita va avanti anche senza di lei. Amo la mia vita e vado avanti. Ma lui, che ha 5 anni, mi chiedo perché debba soffrire. Anche se solo un giorno, solamente un'ora, perché deve soffrire?
Per questo motivo ti odio (lo dico col cuore), non per aver preso una parte di me, ma per quello che potrà passare mio figlio.
Alessandro

morrison ha detto...

Mi sono chiesto per un po’ se fosse il caso o meno di rispondere, qui sul blog non mi sembrava la sede opportuna, dopotutto si tratta di uno spazio mediamente privato… ma poi considerato che stavolta ti sei firmato, al di là dell’odio che esprimi è mille volte meglio di un insulto gratuito e anonimo, e allora cercherò di risponderti.
La mia “tirata” al musicista era soltanto l’espressione di un parere personale diretto ad una persona specifica, non voleva essere un giudizio, tanto meno sui musicisti in generale, oltretutto non sapevo tu lo fossi, ti prolunghi in una disamina sul “musicista” che nel tuo caso a me pare si un giudizio, e negativo verso gli “altri“ in generale, non mi sembra un’introduzione felice, poi per quel che mi riguarda “andare fuori tema” o “cambiare tonalità” li annoverei tra gli esercizi di stile con l’uso della fantasia e la sperimentazione, al di là di canoni e dogmi, ma probabilmente questo comporta capacità di immaginazione e intraprendenza…
L’Amore, a mio modo di vedere, è sempre qualcosa di irrazionale, inaspettato, nel quale si resta coinvolti spesso senza neanche accorgersene, può essere travolgente, passionale e lasciarti senza fiato, può trasformarsi negli anni o svanire del tutto, o modificarsi in semplice affetto. Nessuno cancella il passato, generalmente si tende a esaltare i ricordi positivi, ma per fortuna qualcuno affida alle pagine di un diario le proprie sofferenze, per non dimenticarle, insieme a dubbi e contraddizioni che sono insiti nell’essere umano, per fortuna, si sbaglia tutti nella vita, ad alcuni errori si cerca di porre rimedio, quando si ascoltano le voci del cuore nessuno è in grado di considerare eventuali conseguenze, ma dare per scontato che dette conseguenze debbano per forza essere negative mi pare francamente eccessivo, disponiamo di una vita soltanto e non è detto che ci vengano fornite diverse occasioni, ma se queste si presentano forse è il caso di sfruttarle, in amore dovrebbe essere naturale considerare le opinioni e i sentimenti dell’altro, a meno che non si confonda l’amore con il senso del possesso, si può cadere facilmente nella presunzione e, affermare, “prima o poi lo capirà” ne è la conferma, significa non ascoltare e non considerare l’altro, gli altri vivono una vita propria, possiedono sentimenti, adoperano il cervello, nessuno può essere in grado di stabilire cosa sia più giusto per un’altra persona.
Difficile pensare che ci sia al mondo qualcuno che voglia la sofferenza di un bambino, succede purtroppo, bisognerebbe guardare al di là, soffermarsi a pensare, analizzare, verificare, senza pontificare, so cosa vuol dire, conosco quel tipo di sofferenza, ma allo stesso modo immagino come possa soffrire un bambino che vive in una famiglia nella quale tra i genitori esiste solo, quando va bene, indifferenza… a volte la vita va così non c’è nulla che si possa rimproverare a se stessi o agli altri, siamo fatti di carne e sangue e viviamo di emozioni, di sentimenti, io non ti ho rubato nulla, le cose avvengono, le persone si incontrano, i sentimenti nascono, dovresti avere più considerazione per lei, ne parli come se non fosse in grado di decidere, di scegliere, o di intendere e volere…