8 giugno 2012

Evviva la civiltà!

La seicento che guidava mio padre adesso la guida mio figlio, ma è intestata a me, il dieci febbraio mio figlio parte per il Brasile, l'auto resta posteggiata sotto casa... mio figlio rientra dal Brasile il trenta aprile, l'auto è scomparsa... qualche telefonata e si scopre che l'auto è stata rimossa dalla polizia urbana... ci rechiamo dai vigili urbani e ci informano che l'auto sostava in zona vietata e di intralcio al traffico (!?)... è stata tenuta otto giorni al posteggio dell'AMAT (azienda trasporti municipalizzata) e poi trasferita in un posteggio pubblico a lunga giacenza, per riprenderne il possesso bisognerà pagare la rimozione e la giacenza, totale 332 euro! Andiamo via meditando di lasciarla lì, ci viene fatto notare che comunque le spese sarebbero a mio carico lo stesso... il giorno dopo con i soldi in contanti torniamo dai vigili urbani, parliamo col "capo", cerchiamo di mediare e di capire come sia possibile in un paese civile e con le tecnologie a disposizione che non si possa essere messi al corrente di una rimozione in tempi più brevi, non contestiamo l'infrazione, dopo 55 giorni comunque sarebbe difficile per mio figlio ricordare... il "capo" sostiene di averlo fatto, mi mostra la lettera, non ancora ricevuta... l'auto è stata rimossa il 14 marzo e lui scrive in data 24 aprile di andare a riprenderla, non è colpa sua, dice se le poste sono lente... accidenti ma lui la lettera l'ha scritta dopo 40 giorni, quasi si arriva alle parole grosse e per evitare andiamo via, francamente lo reputo un emerito imbecille ma non posso manifestarlo per ovvi motivi... paghiamo i 332 euro in contanti e ci viene rilasciata regolare ricevuta, andiamo al posteggio a prelevare l'auto, le plastiche laterali delle frecce sono distrutte e il sedile di guida è inspiegabilmente addossato al volante, tanto che mio figlio fatica ad entrare, come se l'auto non fosse stata guidata da lui (!?)... nel frattempo arriva un primo verbale e una multa da 92 euro spiccata in data 16 febbraio... il numero di verbale non corrisponde a quello trovato sul parabrezza, certo i verbali saranno due... il 25 maggio mi arriva un avviso di raccomandata in giacenza alle poste (chissà perchè i vigili urbani spesso passano la mattina quando io sono in ufficio e non a casa, peraltro non c'è neanche un custode...) ma il giorno dopo ci sono più di cento persone in attesa alle poste e all'orario di chiusura ci sbattono fuori, la sera io prendo una nave per Napoli... al rientro il 4 giugno, prendo un permesso in ufficio e mi reco alle poste, per fortuna l'attesa si protrae soltanto per un'ora, la raccomandata è un invito a ritirare l'avviso che non hanno potuto notificarmi, presso la casa comunale... prendo il 6 giugno, visto che ricevono in orari più abbordabili anche il pomeriggio, un altro permesso in ufficio (da recuperare chiaramente...) e mi reco alla casa comunale... per inciso, il posteggio di 13 minuti mi costa 1,50 euro... (ho chiaramente sbagliato lavoro...) ci sono già 25 persone a turno ma per fortuna i tre impiegati sono veloci, l'avviso non è altro che la lettera famosa che il "capo" mi aveva mostrato in copia, datata 24 aprile e che mi intima di ritirare l'auto che ho già ritirato, leggo che se entro tre mesi non avviene il ritiro l'auto verrà rottamata... se mio figlio fosse rientrato più tardi... rientro a casa e trovo un altro avviso di raccomandata in giacenza all'ufficio postale... ma porca p... il nove giugno, cioè oggi, altro permesso in ufficio, stavolta le poste sono stranamente deserte, ritiro la raccomandata, atti giudiziari, il secondo verbale, altri 94 euro... la storia dovrebbe a questo punto essere finita... torno a casa e nella cassetta delle poste brilla una busta verde... stavolta non devo andare da nessuna parte, è solo il messo comunale che mi comunica che un avviso è stato depositato alla casa comunale, lo stesso che ho già ritirato il 6 giugno... nel frattempo, per non annoiarmi... ho ricevuto un avviso per una cartella di pagamento (la TARSU...) il Comune ha incaricato la SERIT della riscossione, e la SERIT ha incaricaro una ditta esterna per la notifica, la quale mi ha lasciato questo avviso alle 9.34 quando io ero in ufficio... per fortuna loro fanno orario continuato fino alle 17 e riesco, anche se mi tocca recarmi quasi in centro, a ritirarla abbastanza agevolmente... mi domando se non fosse il caso di gestire la consegna in maniera differente... siamo in un paese molto civile, dove vige la democrazia, che sta finendo a rotoli e dove la tecnologia non serve a nulla o quasi... non è il caso di indignarsi o farsi il sangue marcio, è l'Italia.

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