23 luglio 2012

Stereotipi...

E poi il respiro si placa, non va via il velo di tristezza dagli occhi, lo sguardo si perde mentre le mani cercano un appiglio, il vento agita la tenda, per un attimo il fuoco è domato, l'acqua viene nebulizzata e si propaga insieme all'olio insetticida che avrà, si spera, ragione di quelle piccole infide cocciniglie, i lineamenti induriti e gli occhi arrossati, i pensieri travolti e gli accordi in meno di due giorni a carte quarantotto... non serve sapere che così va la vita, perchè la vita non dovrebbe essere indirizzata in maniera diversa? E soprattutto, perchè non si può tentare di cambiarla? Stereotipi inqualificabili e inaccetabili, le sorti di chi ancora non riesce a camminare da solo inevitabilmente segnate da chi ha imparato a camminare soltanto adesso, e se ne va in giro claudicante e obnubilato, il finto potere derivante da ciò che avviene sotto la soglia e che inevitabilmente preclude la ragione, di ragioni pretese e di presunti torti subiti, di bendaggi agli occhi e alle mani, del non essere mai cresciuti e dell'essere cresciuti troppo in fretta, bisogni, fusioni, gli inevitabili errori, la vita ripropone le sue occasioni, i treni tornano, alcune mani si protendono, occorre essere preparati, bisogna allenarsi, non farsi cogliere di sorpresa, farsi trovare all'appuntamento, intanto si prevede pioggia, tira un venticello fresco e i ripiani straripano di libri in attesa.

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